Lebanese Forces: Israele e Siria devono disarmare Hezbollah anche se fossero necessari massacri

Lebanese Forces – La brutalità e la barbarie israeliane a Gaza e nel Libano meridionale hanno spinto alcune forze politiche libanesi ad intensificare la loro retorica contro Hezbollah e i sostenitori della Resistenza, nel tentativo di cogliere “l’opportunità storica”.
I politici e i funzionari delle “Lebanese Forces” hanno fatto ricorso in modo sfacciato e insolente al linguaggio della sedizione e dell’incitamento contro la Resistenza. Il ministro degli Esteri, Youssef Raji, nominato dalle “Lebanese Forces”, ha criticato Hezbollah, accusandolo di violare il cessate il fuoco.
Il membro del Blocco della Lealtà alla Resistenza e membro della Commissione Affari Esteri del Parlamento, Dr. Ibrahim Al-Moussawi, ha ritenuto che le dichiarazioni del Ministro degli Esteri libanese Youssef Raji, in cui accusa Hezbollah di essersi sottratto all’accordo di cessate il fuoco, costituiscano “un palese certificato di innocenza” per il nemico israeliano, che può così continuare a commettere crimini.
Di recente, anche il parlamentare Ghassan Hasbani ha invitato l’esercito libanese a disarmare Hezbollah, avvertendo che, in caso contrario, la missione sarebbe stata portata a termine dal nemico israeliano e dai terroristi siriani.
Il portavoce delle “Lebanese Forces”, Charles Jabbour, ha chiesto di disarmare Hezbollah e di bloccare ogni tipo di sostegno che riceve dall’Iran, anche se fossero necessari massacri. I “macellai” di ieri hanno rialzato la testa sulle macerie di un popolo libanese che, nonostante tutto, non si piegherà mai alla volontà di Usa e Israele.
di Redazione