Siria: curdi, drusi e lo zampino di Israele

Siria – Il 24 febbraio, i militanti locali nella provincia di Suwayda hanno annunciato la formazione di un nuovo gruppo chiamato Al-Majlis Al-Askarī L’As-Suwayda (Consiglio militare di Suwayda), nella Siria meridionale.
È interessante notare che il logo di questo gruppo di recente formazione è sorprendentemente simile a quello delle Forze democratiche siriane (Sdf). Infatti, sembra che il logo di questo gruppo sia essenzialmente lo stesso del logo Sdf ma con una nuova sede nella provincia di Sweida.
Il sostegno delle Sdf ai residenti di Suwayda non è una novità, poiché ci sono stati casi simili in passato. Durante il governo di Bashar al-Assad, le Sdf hanno espresso il loro sostegno alla creazione di una regione autonoma nella Siria meridionale e ai drusi.
Sweida ha un’importanza significativa per le Sdf; durante la guerra con l’Isis, le Sdf accettarono di scambiare 60 prigionieri dell’Isis con 30 residenti di Sweida che erano stati rapiti dall’Isis. Questi casi evidenziano la forte relazione tra i curdi e i residenti della provincia di Suwayda.
Il Consiglio militare di Suwayda, guidato da Tariq al-Shufi, mantiene una relazione positiva con le Forze democratiche siriane. Nelle sue recenti osservazioni, al-Shufi ha elogiato le forze Sdf, riferendosi a loro come difensori della terra e dei curdi contro il terrorismo e il regime dittatoriale. Il comando del Consiglio militare di Sweida ha ulteriormente sottolineato l’importanza di mantenere relazioni positive e serie con le Sdf.
Siria e la minaccia israeliana
D’altro canto, continuando il sostegno del regime israeliano alla comunità drusa in Siria, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha sottolineato la necessità che il governo siriano rispetti i diritti della minoranza drusa e ha dichiarato che qualsiasi minaccia contro i drusi nella Siria meridionale non sarà tollerata. In risposta alle dichiarazioni di Netanyahu, Al-Shufi ha espresso gratitudine a tutti coloro che sostengono il Consiglio militare di Sweida e aiutano a proteggere la comunità drusa e a stabilizzare la regione.
Contemporaneamente all’annuncio dell’esistenza del Consiglio militare di Sweida e al sostegno di Netanyahu ai drusi, alcuni analisti hanno visto queste azioni come parte del piano “Corridoio di David”. Hanno considerato queste azioni un tentativo da parte dei sionisti di sostenere gli alleati curdi di Israele a est dell’Eufrate per alimentare i conflitti separatisti nella regione.
di Redazione