Libano del sud: Stati Uniti e Francia vogliono sostituire l’esercito israeliano con mercenari
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Secondo un rapporto del 18 febbraio di Middle East Eye (Mee), Parigi e Washington stanno suggerendo l’eventuale dispiegamento di mercenari nel Libano meridionale, nel tentativo di incoraggiare Israele a ritirare completamente le sue truppe dal Paese.
Israele desidera rimanere nel sud almeno fino al 28 febbraio, per “supervisionare il ritorno in sicurezza” dei coloni negli insediamenti del nord di Israele, evacuati durante la guerra a seguito delle operazioni di Hezbollah. Il periodo di evacuazione dagli insediamenti dovrebbe concludersi all’inizio di marzo.
Il presidente francese Emmanuel Macron “è intervenuto personalmente, contattando Aoun e informando gli israeliani” che il Libano respinge pienamente la sua continua presenza nel sud. La Francia si è offerta di schierare truppe francesi o peacekeeper Onu nei siti. Tuttavia, il ministro degli Esteri libanese Youssef Rajji afferma che Israele ha respinto il piano francese.
Secondo un’altra fonte diplomatica statunitense, Washington si è offerta di schierare forze multinazionali o contractor privati. I contractor statunitensi sono attualmente attivi nella Striscia di Gaza, dove un fragile cessate il fuoco sta lentamente avanzando dopo un anno di genocidio contro i palestinesi.
La Francia ha precedentemente offerto di schierare le forze Unifil sotto il comando militare francese per sostituire le truppe israeliane nel sud. Sia il Libano che Israele hanno respinto il piano, secondo quanto riportato dai media israeliani e libanesi.
Tel Aviv ha violato l’accordo più di mille volte con attacchi contro il Libano
L’esercito israeliano ha mantenuto l’occupazione di almeno cinque località chiave nel Libano meridionale dopo aver completato il ritiro della maggior parte delle sue truppe dal sud. Le forze israeliane continuano a occupare Labbouneh, Mount Blat, Owayda Hill, Aaziyyeh e Hammamis Hill. Il Libano ha respinto la continua presenza di truppe israeliane.
In una dichiarazione congiunta con il presidente del parlamento libanese Nabih Berri e il primo ministro Nawaf Salam, il presidente della repubblica Joseph Aoun ha affermato che il Libano chiederà al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di fare pressione su Israele affinché ritiri completamente le sue truppe e che il Paese “adotterà tutti i mezzi” per costringere Israele a lasciare il Libano.
Da quando è stato raggiunto a novembre, Tel Aviv ha violato l’accordo più di mille volte con attacchi incessanti contro il Libano, ma afferma di agire nel rispetto del cessate il fuoco.
di Redazione