Sayyed Hassan Nasrallah, leadership storica e costante ispirazione per la Rivoluzione
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Sayyed Hassan Nasrallah ha inaugurato una nuova era di libertà, resistenza e liberazione nell’era moderna. Il signor Nasrallah ha presentato il modello pratico di un leader ispiratore e stimolante nella riconciliazione dei popoli che rifiutano l’umiliazione e la sottomissione.
Aveva tutti i tratti carismatici della leadership: comunicazione, motivazione, sicurezza, impegno, umiltà, empatia e chiarezza di visione. È stato un leader eccezionale in tutti i campi e in tutti gli ambiti: politico, militare, culturale, economico e sociale. Ha trascorso la sua onorevole vita difendendo il Libano e la sua sovranità e ha raggiunto una serie di brillanti risultati nella liberazione del sud, respingendo gli attacchi sionisti e sventando i piani del nemico di minare la stabilità e la sicurezza del Libano.
I suoi discorsi hanno gettato le basi per costruire visioni di rinascita nazionale per il progetto di resistenza, in cui i due pilastri della legittimità della resistenza e della costruzione dello Stato sono integrati nell’unità degli obiettivi e nella distribuzione dei ruoli, senza alcuna contraddizione o conflitto tra loro. Concentrandosi sulla necessità che ciascuno fornisca all’altro la forza necessaria. Sulla via politica, ha sempre sottolineato che Hezbollah è uno dei “sostenitori del partenariato nazionale nella costruzione di uno Stato giusto e capace, del partenariato nazionale e della cooperazione per far uscire il Libano dalle sue crisi”.
I discorsi di Sayyed Hassan Nasrallah
Il nemico ha sempre aspettato il suo discorso perché è un leader onesto, saggio, profondo e perspicace. Sayyed Hassan Nasrallah ha trascorso la sua vita lavorando per accrescere la consapevolezza politica tra le persone e la nazione in generale. I suoi discorsi, che erano ricchi in quantità e qualità, erano campi concettuali per tutti i segmenti della società: dalle sue élite ai suoi lavoratori. Ha inoltre presentato una visione fondativa completa alla Media Discourse Renewal Conference nel luglio 2021, sottolineando l’importanza della battaglia mediatica e la necessità di mantenere il discorso in linea con gli sviluppi e le trasformazioni nella regione nel contesto del sostegno alla strategia del “Jihad di chiarificazione”, per trasmettere i fatti e smascherare l’inganno praticato contro la nazione per oscurare la causa palestinese e distorcere i modelli della Resistenza.
È stato un padre amorevole che, fin dalla guerra di liberazione, ha mantenuto la sua “onesta promessa” di lealtà, amore e impegno verso la sua numerosa famiglia, l’intero popolo libanese. Si è unito alla carovana delle famiglie dei martiri con la morte del figlio Hadi. Ha dedicato la sua vita a redimere il Libano sull’altare del patriottismo, sui sentieri della vittoria, della liberazione e del rafforzamento dell’unità islamica. Fino al suo ultimo respiro, ha portato la causa palestinese nel cuore e sacrificato la sua anima lungo il cammino verso Gerusalemme, guadagnandosi meritatamente il titolo di “Martire dell’umanità”. È il “grande martire”, secondo Sua Eminenza l’Autorità Suprema, Sayyed al-Sistani, “il leader di spicco e il portatore della bandiera della Resistenza.
“L’umiliazione è fuori questione per noi”
Le parole non bastano a descrivere lo status di un leader senza eguali. Ha vissuto come un combattente della Resistenza libera. Ha scavato la sua tomba nei cuori del suo popolo, dei suoi cari e dei suoi figli della Resistenza, dove il patto non è compromesso e non c’è resa. L’approccio e il pensiero rimarranno: “L’umiliazione è fuori questione per noi”. “Labbaik ya Nasrallah” (Siamo al tuo servizio Nasrallah).
di Redazione