Il quotidiano sionista Maariv ha citato alti ufficiali dell’Idf che avrebbero affermato che migliaia di munizioni sganciate dall’aeronautica militare nella Striscia di Gaza, non sono esplose e alcune di esse pesavano una tonnellata.
Il giornale spiega che gli ordigni inesplosi si trovano in luoghi dove l’esercito non opera o non arriva, soprattutto di recente. Inoltre, afferma che il Movimento di Resistenza Islamica Hamas sta utilizzando queste munizioni israeliane inesplose per fabbricare ordigni esplosivi.
Secondo gli alti ufficiali, durante la guerra, l’Idf ha lanciato decine di migliaia di missili su Gaza, mentre la sola aviazione ha sganciato circa 30mila bombe solo all’inizio della guerra.
Secondo il quotidiano sionista, circa il 10% di questi missili non è esploso, e talvolta la percentuale è più alta. I media sionisti hanno riferito che le Brigate Al-Qassam stanno usando bombe israeliane inesplose per colpire le forze israeliane che penetrano a Gaza. L’esercito ha stimato che gli esplosivi usati dai combattenti a Gaza fossero in parte costituiti da bombe inesplose dell’esercito.
Alcuni mesi fa, le Brigate Al-Qassam hanno trasmesso scene che mostravano una forza di fanteria israeliana vittima di un’imboscata con l’esplosione di un missile GBU, residuo dell’esercito israeliano durante la sua aggressione contro la Striscia di Gaza. Uno dei combattenti di Al-Qassam disse all’epoca: “I tuoi beni ti sono stati restituiti”, indicando che il missile fatto esplodere contro le forze sioniste era tra le munizioni dell’esercito di occupazione che non esplosero dopo il lancio.
di Redazione
