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Siria e armi Hezbollah: problema che si trasformerà in opportunità

Il recente crollo del governo in Siria ha sollevato un problema realistico, riguardo all’impatto di questi eventi sulla fornitura di armi, attrezzature ed equipaggiamenti ad Hezbollah. La Siria è sempre stata il punto strategico per Hezbollah e tutti i movimenti della Resistenza nella regione.

Nel corso degli anni, Hezbollah ha dovuto affrontare grandi sfide in termini di attacco alle vie di trasporto internazionali e regionali. Nonostante tutto ciò, il partito è stato in grado di effettuare decine di operazioni di attacco missilistico e di attacco con droni, oltre a respingere gli attacchi militari israeliani. Ciò significa che possiede una grande riserva militare logistica, che gli ha permesso di combattere una guerra feroce e dura per circa 66 giorni.

La Resistenza in Libano possiede senza dubbio tutte le capacità e gli equipaggiamenti di cui ha bisogno per affrontare qualsiasi attacco israeliano, soprattutto perché non ha utilizzato tutte le sue capacità e quantità, ma ha piuttosto fatto affidamento su un ritmo adeguato per combattere per un lungo periodo di tempo.

E nel lungo termine?

Per quanto riguarda il lungo termine, la Resistenza può rifornirsi di armi ed equipaggiamenti in molti modi e mezzi, secondo i seguenti scenari:

  • Se in Siria si forma un’autorità centrale dominante, che è, come afferma, veramente interessata alla questione palestinese e alla Resistenza all’occupazione israeliana, allora si possono stipulare accordi diretti e indiretti, come ad esempio con le fazioni della Resistenza palestinese, che potrebbero consentire la fornitura di materiali e sostenere la Resistenza attraverso le strutture marittime, aeree e terrestri siriane.
  • La Siria cade in uno stato di caos politico e militare: allora è possibile stabilire vie di trasporto e di rifornimento via terra e forse via mare, tenendo conto delle circostanze concomitanti (quantità specifiche relativamente piccole e dando priorità al trasporto armi e attrezzature che non possono essere prodotte in Libano).
  • Attraverso le strutture aeree, terrestri e marittime dello Stato libanese, in modo da garantire la riservatezza delle procedure in coordinamento con le agenzie militari e di sicurezza dello Stato e nel quadro della strategia di difesa nazionale.
  • Attraverso le rotte marittime nel Mediterraneo: Hezbollah può fare affidamento sulle stesse procedure di rifornimento utilizzate dalle forze armate yemenite nonostante il blocco internazionale imposto loro, o utilizzate dalla Resistenza palestinese nella Striscia di Gaza.
  • Approfittare del mercato globale parallelo delle armi (o del cosiddetto mercato nero) per ottenere alcune importanti capacità. Si dice che negli ultimi mesi il partito sia riuscito ad ottenere molte armi occidentali donate all’Ucraina durante l’operazione militare russa.

Capacità di autoproduzione

Negli ultimi anni, Hezbollah ha sviluppato alcune capacità locali per produrre armi, in previsione di qualsiasi circostanza che potrebbe impedire l’approvvigionamento esterno, con l’obiettivo di garantire la capacità di adattarsi strategicamente ed essere indipendente, garantendo che rimanga una forza efficace di fronte al blocco internazionale e all’interruzione delle tradizionali rotte di approvvigionamento.

Pertanto, questa nuova sfida potrebbe spingere la Resistenza in Libano ad accelerare e sviluppare i propri sforzi volti alla produzione di armi a livello locale, e questo è ciò che alcuni esempi sono apparsi durante la battaglia di Uli al-Bas, come molti missili a corto e medio raggio, missili balistici prodotti e sviluppati da ingegneri della Resistenza, varie attrezzature militari, sistemi di lancio e droni d’attacco.

Questo percorso può comprendere diverse aree

1) Assemblaggio di razzi e missili: utilizzando componenti contrabbandati dall’estero, Hezbollah può assemblare tutti i tipi di missili di cui ha bisogno in Libano.

2) Produzione di droni: questo è ciò in cui il partito ha già dimostrato la sua competenza durante la guerra, e può espandere questi sforzi per includere modelli più grandi e avanzati.

3) Ordigni esplosivi: il gruppo ha una vasta esperienza nello sviluppo di ordigni esplosivi e può adattare queste abilità ad altri tipi di armi.

4) Armi navali: alcune fonti riportano che Hezbollah ha sviluppato capacità per produrre o modificare armi navali, comprese imbarcazioni cariche di esplosivi e mine marine (simili a quelle che possiedono i comitati popolari nello Yemen).

In questo contesto, va notato che tale opzione porta molti aspetti positivi, i più importanti dei quali sono:

1) Efficienza produttiva: produrre localmente alcuni tipi di armi, in particolare ordigni esplosivi, può essere più efficace in termini di costi materiali e risultati pratici, rispetto a ottenerli da fonti esterne.

2) Ampliare il numero del proprio personale umano, tecnico, di pianificazione e amministrativo, in grado di gestire progetti industriali militari non meno efficienti e creativi di quelli delle più importanti società di armi del mondo. Hezbollah ha investito molto nella formazione di decine dei suoi quadri nei campi dell’ingegneria, dell’elettronica e della produzione di esplosivi. I consiglieri e gli ingegneri militari iraniani hanno svolto un ruolo importante nel trasferimento del know-how tecnico ai quadri di Hezbollah.

Hezbollah trasformerà la caduta della Siria in opportunità

Non c’è dubbio che gli sviluppi siriani susciterebbero preoccupazioni circa l’interruzione delle attuali catene di approvvigionamento di Hezbollah e porrebbero grandi sfide ai suoi sforzi di riarmo. Tuttavia, nonostante ciò, Hezbollah ha una lunga storia di capacità di adattamento, di superamento di tutte le difficoltà e di trasformazione delle crisi in opportunità. Se aggiungiamo questo all’impegno forte e costante dell’Iran nel sostenere i suoi alleati, tutto ciò indica che la Resistenza Islamica libanese troverà inevitabilmente il modo di riarmarsi, attraverso una combinazione di sostegno diretto iraniano, alleanze regionali, produzione locale e sfruttamento di mercati paralleli.

di Redazione

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