Guerra meteorologica: di cosa si tratta?
In un mondo sull’orlo del conflitto globale, che combatte da tempo guerre per procura, vi è una delle guerre ibride, come la guerra meteorologica, che fa parlare di sé.
Ma cosa sono le guerre ibride? Si tratta principalmente di guerre non convenzionali come la guerra politica, la guerra psicologica, attacchi cibernetici, guerra economica e guerra dei media. Sono guerre che non si combattono sui canonici campi di battaglia, ma possiedono una dinamica flessibile che consente di attaccare la mente o il web richiedendo, a sua volta, risposte altamente adattabili e resilienti.
Guerra meteorologica
Si tratta di una guerra non convenzionale che prevede l’utilizzo di tecniche di modificazione del tempo atmosferico per scopi militari. Niente di strano che i primi utilizzatori sono stati gli Stati Uniti durante la Guerra del Vietnam, in quella che venne denominata “Operazione Popeye”, quando l’aviazione statunitense utilizzò la tecnica dell’inseminazione delle nubi che sovrastavano il Sentiero di Ho Chi Minh, nella speranza di prolungare la stagione dei monsoni e di rallentare i movimenti merci, i combattenti e i mezzi da essi utilizzati.
Il Sentiero di Ho Chi Minh era una lunga strada che andava dal Vietnam del Nord a quello del Sud, passando attraverso il Laos e la Cambogia, con lo scopo di fornire supporto logistico ai Viet Cong durante la Guerra.
La guerra meteorologica messa in atto dagli americani non fu soddisfacente perché non si riuscì a bloccare del tutto l’utilizzo dello strategico sentiero. L’operazione Popeye fu un successo nella misura in cui si mostrò la possibilità di alterare le condizioni meteorologiche allungando le piogge di oltre un mese, aggravando la loro torrenzialità del 30% rispetto alla media stagionale.
Progetto HAARP
Gli Stati Uniti ci riprovarono nel 1968 quando tentarono una nuova guerra meteorologica, sempre sul Vietnam, in occasione dell’Assedio di Khe Sanh, con lo scopo di ridurre le nebbie attorno agli obiettivi dell’aviazione. Una battaglia dura quella di Khe Sanh che durò dal 21 gennaio 1968 al 9 luglio dello stesso anno. L’esito della battaglia fu disastroso per gli Stati Uniti perché non riuscirono a “ottenere a tutti i costi” il loro obiettivo, come comandato dall’allora presidente Johnson. Khe Sanh fu la prima abbandonata dagli americani.
In ogni caso parliamo di un qualcosa che è vietato dalla “Convenzione sul divieto dell’uso di tecniche di modifica dell’ambiente a fini militari o ad ogni altro scopo ostile”, entrata in vigore il 5 Ottobre del 1978.
Nella convenzione si legge: “Nell’effettuare distruzione, danni o lesioni non ci devono essere effetti diffusi su larga scala che durino a lungo o siano troppo potenti come quelli che causerebbe una guerra meteorologica”.
Di recente, sempre gli Stati Uniti, sono finiti al centro della polemiche per la realizzazione del Progetto HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program), un’installazione civile e militare in Alaska che secondo le fonti ufficiali sarebbe in grado di inviare onde radio nella ionosfera, riscaldandola e causando delle perturbazioni simili a quelle provocate dalla radiazione solare, con lo scopo di studiare come queste influiscano sulle comunicazioni a breve e lunga distanza.
di Sebastiano Lo Monaco