Hamas: Israele tortura prigionieri per cancellare l’umiliazione della sconfitta
Nel primo anniversario dell’assalto sionista alla Striscia di Gaza, il regime occupante ha diffuso le sconvolgenti scene di torture e abusi sui detenuti palestinesi nella sua prigione di Ofer.
Hamas ha descritto la mossa come un tentativo fallito da parte di Israele di “cancellare l’umiliazione e la sconfitta” delle sue forze per mano della Resistenza.
Il movimento di Resistenza ha affermato in una dichiarazione che le torture e gli abusi sui detenuti “sotto la diretta supervisione e gli ordini del ministro sionista Itamar Ben-Gvir, rivelano il vero volto criminale di questo occupante”. “Sono una conferma visiva delle tragiche condizioni che i nostri prigionieri sopportano all’interno di queste prigioni. Ciò a cui sono sottoposti i nostri prigionieri, tra cui oppressione, abusi, privazioni e negligenza medica, fino all’annuncio del loro martirio, sono crimini di guerra”.
Hamas ha anche esortato la comunità internazionale e le organizzazioni per i diritti umani “a denunciare i crimini di Israele contro i nostri prigionieri”. La Palestinian Prisoners Society ha affermato che i palestinesi detenuti nella prigione di Ofer, nella Cisgiordania occupata, stanno subendo “torture e umiliazioni sistematiche”.
Gli abusi in questa prigione sono paragonabili a quelli documentati nella struttura israeliana di Sde Teiman, che è stata scossa dalle segnalazioni secondo cui le sue guardie avrebbero violentato una detenuta palestinese.
Israele ha rapito oltre 5mila palestinesi dall’ottobre 2023, secondo l’ufficio stampa di Gaza, che ha affermato che il destino di molti di loro o le condizioni della loro detenzione sono ancora sconosciuti.
I gruppi per i diritti umani hanno ripetutamente lanciato l’allarme sulle “condizioni difficili senza precedenti” in cui sono tenuti i detenuti palestinesi, comprese le donne.
di Redazione