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Oxfam: oltre 11mila bambini uccisi da Israele

Oxfam – Il 7 Ottobre prossimo sarà un anno esatto da quando Hamas ha compiuto uno dei più grandi attacchi contro il regime sionista. Israele è un regime assetato di sangue, rabbioso, incurante delle stragi che compie da 80 anni e che continua a compiere nel silenzio più ipocrita dell’Occidente, sempre più imbevuto di un doppiopesismo vergognoso.

Rapporto Oxfam

Il rapporto Oxfam rivela nei numeri freddi e inquietanti quanto fatto dall’esercito sionista dove, in un anno di guerra a Gaza, ha ucciso oltre 11mila bambini e 6mila donne. Sono oltre 4mila i bambini sotto le macerie, quindi non calcolate tra le vittime, mentre 21mila sarebbero i dispersi.

Sono oltre 25mila i bambini che hanno perso un genitore o sono rimasti orfani, in tanti hanno subito l’amputazione di un arto con la difficoltà di recepire le cure necessarie visto che ogni tre ore i bombardamenti colpiscono un’infrastruttura civile.

Il rapporto afferma che si tratta di numeri sottostimati; a Gaza sono state uccise quasi 42mila persone, ma secondo alcune fonti il numero reale sarebbe intorno ai 200mila. “La più grande strage degli ultimi 20anni” denuncia Oxfam nei giorni in cui vi è l’allargamento del conflitto in Libano e Cisgiordania.
Nel report si legge che il più alto numero di donne uccise in un solo anno fu nel 2016, 2600 quelle morte in Iraq, mentre per i bambini il numero più alto si è registrato in Siria dove nei primi due anni e mezzo di guerra ne erano morti 11mila: 4.700 l’anno. Negli ultimi 18 anni, in nessun altro conflitto erano stati uccisi così tanti minori. Sono cifre terrificanti che imporrebbero, semmai vi fosse una leadership in grado di imporsi, un cessate il fuoco immediato e permanente.

Occidente complice e la doppia morale

Israele al momento ha più fronti aperti: Gaza, Libano, Siria, Yemen. Come può uno “Stato” così piccolo mantenere quattro conflitti attivi? È presto detto, le armi gliele fornisce il complice per eccellenza, gli Stati Uniti, che continuano ad inviare bombe e missili ed a mantenere nel Mediterraneo due portaerei pronte ad ogni emergenza.

A parte inutili e ipocrite dichiarazioni, gli Stai Uniti e l’Occidente in generale non hanno mai alzato la voce dinnanzi ai massacri compiuti dal regime sionista e alla distruzione sistematiche delle infrastrutture civili. Le violazioni del diritto internazionale compiuti da Israele sono di una gravità tale da poter essere considerate crimini contro l’umanità. Eppure nessuno osa contrastare la follia sionista, al contrario, di quanto accaduto in Ucraina, dove si sono mossi tutti a dimostrazione del doppiopesismo di stampo occidentale.

di Sebastiano Lo Monaco

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