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San Taddeo, pellegrini accorrono per rituale Badarak

La chiesa di San Taddeo, nota anche come Qareh Klise (“la Chiesa Nera”), un sito patrimonio dell’umanità dell’Unesco situato a Chaldora, nel nord-ovest dell’Iran, ospiterà il 70° rituale annuale di Badarak dal 13 al 15 ottobre.

La chiesa, ritenuta una delle più antiche del mondo cristiano, riveste un significato speciale per la comunità armena in quanto luogo di sepoltura di San Taddeo, uno degli apostoli. Si prevede che la sacra cerimonia, patrimonio immateriale registrato dall’Unesco e condiviso da Iran e Armenia, attirerà più di tremila pellegrini dall’Iran e da tutto il mondo.

Tradizionalmente, i cristiani provenienti da Iran, Armenia, Siria, Libano, Paesi Bassi, Francia, Austria, Germania e Canada, tra gli altri Paesi, si riuniscono in chiesa per celebrare il rito. I pellegrini iraniano-armeni provengono principalmente da Tabriz, Urmia, Teheran, Isfahan e Qazvin, accompagnati dalle loro famiglie, montano tende attorno alla chiesa e partecipano alle preghiere, all’accensione delle candele e al sacrificio rituale delle pecore per i voti.

Tutto pronto per San Taddeo

Il governatore di Chaldoran, Mohammadreza Abdollahnejad, ha annunciato che la contea è pienamente pronta a ospitare l’evento. “In stretta collaborazione con la diocesi cristiana locale, abbiamo allestito una clinica mobile, schierato squadre di emergenza stradale, squadre antincendio e di sicurezza stradale e organizzato bancarelle di cibo per garantire la sicurezza e il comfort dei pellegrini”, ha affermato Abdollahnejad.

Si dice che questo rituale di tre giorni, che è uno dei sacramenti del cristianesimo, commemori l’Ultima Cena di Gesù Cristo con i suoi discepoli.

Il battesimo dei bambini insieme alle esibizioni di canti e danze tradizionali sono tra i momenti salienti del pellegrinaggio. Inoltre, i partecipanti commemorano il martirio di San Taddeo, uno dei dodici discepoli, ucciso mentre predicava il Vangelo. La leggenda narra che una chiesa a lui dedicata fu costruita lì per la prima volta nel 68 d.C, dove si trova Qareh Klise. Taddeo era un apostolo di Cristo e la cerimonia affonda le sue radici nell’ultima cena con Gesù Cristo, la notte del suo arresto e della sua esecuzione da parte dei soldati romani.

Iran e libertà religiosa

Il raduno di migliaia di pellegrini in questa antica chiesa non è solo una testimonianza del duraturo significato religioso del sito, ma anche un potente promemoria del ruolo storico dell’Iran come crocevia di fede e cultura. “L’evento di quest’anno dimostrerà ancora una volta l’impegno del Paese per la libertà religiosa e la diversità culturale, poiché continua a fornire un ambiente sicuro e aperto per le osservanze religiose”.

San Taddeo, insieme al monastero di San Stefano e alla cappella di Dzordzor, sono stati inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco nel 2008 con il nome di “Complessi monastici armeni dell’Iran”. Tutti e tre i siti si trovano nella provincia dell’Azerbaigian occidentale e sono di grande importanza dal punto di vista storico e culturale.

Come affermato dall’Unesco, queste chiese sono esempi dello straordinario valore universale delle tradizioni architettoniche e decorative armene in Iran.

di Redazione

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