Gaza, Msf accusa Israele per l’epidemia di poliomielite
Medici Senza Frontiere ha rilasciato una dichiarazione sulla continua distruzione delle infrastrutture e del sistema sanitario nella Striscia di Gaza da parte del regime israeliano, accusando il regime della diffusione della poliomielite nella zona assediata.
“La recrudescenza della poliomielite a Gaza è una conseguenza della continua distruzione delle infrastrutture e del sistema sanitario da parte delle forze israeliane. Le spaventose condizioni di vita e la mancanza di accesso alla vaccinazione, possono portare alla diffusione della malattia”, ha avvertito Medici Senza Frontiere (Msf) sul suo account X.
Msf, che attualmente assiste l’Onu nell’esecuzione della vaccinazione di massa dei bambini palestinesi nella Striscia di Gaza, ha affermato: “La campagna di vaccinazione, che ha come target circa 640mila bambini sotto i 10 anni, è un passo positivo. Tuttavia, è ancora una goccia nell’oceano rispetto alle esigenze mediche umanitarie critiche delle persone”.
“A Gaza, mentre il Ministero della Salute e le Nazioni Unite hanno lanciato una campagna di vaccinazione contro la poliomielite su larga scala, i nostri team forniranno supporto logistico e organizzativo in cinque strutture sanitarie a Deir Al-Balah, nella zona centrale di Gaza, a Khan Younis e nella zona meridionale di Gaza”, ha affermato l’organizzazione.
Riferendosi all’accordo raggiunto per sospendere temporaneamente le operazioni militari durante le ore di vaccinazione, la dichiarazione ha aggiunto: “L’annuncio delle pause militari durante la campagna di vaccinazione non dovrebbe distogliere l’attenzione dalla violenza incessante e dal suo impatto sulla distribuzione degli aiuti umanitari. Meno della metà degli ospedali di Gaza (16 su 36) sono operativi mentre le esigenze mediche delle persone sono maggiori che mai”.
di Redazione