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Microsoft promuove donazioni per insediamenti illegali in Cisgiordania

I dipendenti Microsoft hanno fatto circolare una petizione chiedendo che l’azienda interrompesse le donazioni corrispondenti alla Ma’aleh Adumim Foundation, all’Ein Prat Academy for Leadership e al Megilot Dead Sea Rescue Team, sostenendo che queste organizzazioni “violano direttamente il diritto internazionale” ai sensi delle Convenzioni di Ginevra.

“Microsoft sta finanziando direttamente gli insediamenti illegali nei territori occupati palestinesi“, afferma la petizione, chiedendo all’azienda di interrompere le donazioni corrispondenti alle tre organizzazioni, secondo un rapporto pubblicato su Drop Site News. “Questo non è solo immorale, ma va anche contro i nostri valori inclusivi come azienda”, ha aggiunto.

Microsoft non ha commentato le affermazioni e le organizzazioni di beneficenza della Cisgiordania sono ancora elencate sulla piattaforma Benevity, dove i dipendenti possono fare donazioni a organizzazioni non profit e ricevere contributi corrispondenti dal loro datore di lavoro. Le tre organizzazioni citate nella petizione dei dipendenti Microsoft si descrivono sui loro siti Web come attivamente coinvolte nell’occupazione.

Microsoft complice del genocidio in corso

La Ma’aleh Adumim Foundation mira a “promuovere e migliorare il benessere culturale e sociale dei residenti della città di Ma’aleh Adumim, Israele e dintorni”, secondo i suoi documenti ufficiali.
Situato appena fuori Gerusalemme, l’insediamento di Ma’aleh Adumim è particolarmente controverso e alcuni analisti affermano che impedisce una soluzione ostacolando fisicamente la creazione di uno Stato palestinese contiguo in Cisgiordania, ha osservato il rapporto.

Un’altra organizzazione che Microsoft supporta tramite donazioni è l’Accademia Ein Prat, che si descrive come un programma di “leadership pre-militare” per i giovani sionisti. I suoi materiali di raccolta fondi affermano che la missione dell’accademia è “addestrare la prossima generazione di ufficiali e comandanti delle IDF (forze del regime sionista) di Israele”, e sottolineano che è “l’unica istituzione pre-militare con un accordo formale con le IDF”.

Situata nell’insediamento di Kfar Adumim in Cisgiordania, l’accademia è elencata su Benevity come “organizzazione di volontariato che aiuta e supporta chiunque abbia avuto qualsiasi problema nell’area desertica della Giudea”.

Hossam Nasr, un ingegnere informatico di Microsoft, ha affermato: “Microsoft ha aiutato, favorito e persino accelerato questo genocidio continuando a vendere (la piattaforma di cloud computing di Microsoft) i servizi Azure all’esercito israeliano, ignorando e sopprimendo il dissenso interno dei dipendenti e mettendo a tacere i dipendenti palestinesi, arabi e filo-palestinesi. È tanto deludente quanto prevedibile che Microsoft abbia trattenuto i fondi all’Unrwa, l’organizzazione più importante che fornisce supporto umanitario ai palestinesi, mentre allo stesso tempo aiuta a finanziare progetti di insediamento che sono universalmente riconosciuti come in violazione del diritto internazionale”.

di Redazione

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