Difesa aerea siriana distrutta dai “ribelli” per conto di Israele
Difesa aerea – Nell’ambito della battaglia Al-Aqsa Storm, la Siria costituisce la profondità strategica dell’Asse della Resistenza, in termini di fornitura di supporto logistico e sostegno in tutte le sue forme, nonostante abbia e continui a combattere una feroce guerra globale lanciata da America e Israele e dai loro alleati, con l’obiettivo di minare il suo ruolo di Stato.
Pertanto, una delle ambizioni più importanti del campo occidentale nella guerra globale contro la Siria era quella di attaccare il ruolo centrale della Siria nel conflitto, e per questo si sono posti l’obiettivo di distruggere le capacità militari siriane, in particolare le capacità di difesa aerea, che costituiranno un grosso ostacolo alla loro superiorità aerea. Pertanto, fin dall’inizio di quella che hanno descritto come la “Rivoluzione siriana”, intendevano dirigere le milizie terroristiche a loro affiliate (”Esercito Libero” e gruppi takfiri), ad attaccare i siti di difesa aerea delle Forze Armate siriane e metterli fuori servizio, per rendere vita facile agli aerei militari israeliani, americani e altri.
Gli attacchi più importanti contro le forze di difesa aerea siriane
Questa è una rassegna delle operazioni più importanti effettuate da agenti americani e israeliani contro le forze di difesa aerea siriane, in diverse regioni del paese, mostrando la portata dell’astuzia dei pianificatori di questa guerra globale, e come sono riusciti fino ad oggi a convincere molti che quanto accaduto è una “vera rivoluzione popolare”:
Il 5 ottobre 2012, quella che all’epoca fu descritta come la più grande operazione dell'”Esercito Libero”, fu effettuata assaltando il battaglione di difesa aerea nella Ghouta orientale, distruggendo le sue armi, munizioni e missili e uccidendo soldati e ufficiali.
Il 18 ottobre 2012, i terroristi prendono d’assalto la città di Al-Otaiba nella Ghouta orientale, distruggendo e uccidendo i residenti.
L’8 novembre 2012, i gruppi terroristici dell’Esercito Libero hanno attaccato il battaglione di difesa aerea nella città di Aftris, nella periferia di Damasco, che comprendeva missili di difesa aerea S-200 a lungo raggio. I membri dell’Esercito Libero hanno bruciato e distrutto i missili e le attrezzature, causando la messa fuori servizio del battaglione. Diversi mesi dopo questo attacco, l’entità di occupazione israeliana ha iniziato i suoi primi attacchi aerei contro la Siria, nel quadro di quella che è conosciuta come la “battaglia tra le guerre”, che ha aperto con un attacco al Centro di ricerca scientifica di Jamraya, nella periferia di Damasco, che era considerato – secondo le affermazioni israeliane – uno dei più importanti centri di sviluppo di armi a beneficio della Resistenza libanese e palestinese, soprattutto in termini di capacità missilistiche.
Il 28 novembre 2012, gruppi terroristici hanno attaccato un battaglione di difesa aerea nel villaggio di Asan, nella periferia di Aleppo, responsabile della protezione dell’aeroporto di Aleppo. I terroristi hanno distrutto l’equipaggiamento e le armi del battaglione, ucciso e catturato tutti i suoi soldati e ufficiali, mettendolo fuori servizio.
Il 12 agosto 2012, gruppi terroristici hanno attaccato il battaglione di difesa aerea nella città di Ras al-Ayn, nella periferia di Damasco. I terroristi hanno distrutto i macchinari e le attrezzature, mettendolo fuori servizio e uccidendone soldati e ufficiali. Ciò dimostra che gli obiettivi non si limitavano a colpire le capacità materiali, ma anche a colpire i militari.
Il 20 giugno 2014, l’Esercito Libero ha attaccato un radar di rilevamento e allarme rapido per la difesa aerea JYL-1 di fabbricazione cinese nella periferia di Daraa, nei pressi di Quneitra, utilizzando un missile anti-tank TOW di fabbricazione americana. Questo radar è tridimensionale e la sua portata può raggiungere fino a 320 km.
Nell’aprile 2015, vicino a Jisr al-Shughur, a ovest di Idlib, un gruppo terroristico ha sabotato e contrabbandato un sistema di comunicazione “TS-504” di fabbricazione cinese, appartenente alle unità di difesa aerea siriane in Turchia.
di Redazione