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Operazione Al-Aqsa Flood: svolta nel futuro della Palestina

Un alto funzionario del movimento della Resistenza libanese Hezbollah ha parlato dell’operazione Al-Aqsa Flood contro il regime israeliano, descrivendola come un “punto di svolta” per il futuro della Palestina.

L’operazione Al-Aqsa Flood “è un’operazione eccezionale che non ha precedenti dall’instaurazione del regime sionista nel 1948 e crediamo che sarà un punto di svolta per il futuro”, ha dichiarato Sheikh Naim Qassem, vice segretario generale di Hezbollah, durante un’intervista con Press TV. “Ha piantato i semi che avrebbero portato alla regressione e alla caduta del regime, poiché ha scoperto che le capacità di sicurezza israeliane sono estremamente deboli. L’esercito israeliano è molto debole. I politici non sanno nulla e non possono immaginare il futuro”, ha aggiunto.

Lo sceicco Qassem ha continuato affermando che il regime sionista è “un’entità artificiale”, il che dimostra che ha forza, a prima vista, ma in realtà ha una profonda debolezza, non solo nella sua occupazione e nel suo progetto criminale, ma anche nelle prestazioni del suo apparato militare e di sicurezza.

Il funzionario di Hezbollah ha osservato che la grande e meravigliosa operazione Al-Aqsa Flood è stata l’opera di una Resistenza dignitosa e influente ed è stata indicativa del coraggio, dell’audacia e della rettitudine dei palestinesi. “Riteniamo che ciò a cui stiamo assistendo sia una grande operazione che avrà un impatto sulla causa palestinese”, ha affermato.

Hezbollah partecipa all’operazione Al-Aqsa Flood

Lo sceicco Qassem ha anche osservato che l’obiettivo di tutti i gruppi della Resistenza è sconfiggere Israele. Pertanto, ha affermato, i gruppi della Resistenza devono collaborare poiché “questa operazione è stata un grande successo. Se qualche ramo o fazione dell’Asse della Resistenza vince, ciò significa che tutta la Resistenza nella regione è stata vittoriosa”.

Per quanto riguarda l’azione militare di Hezbollah a sostegno dei palestinesi, Sheikh Qassem ha affermato che la partecipazione del movimento libanese a questa battaglia è parte integrante dell’operazione della Resistenza, sottolineando che sono necessari sforzi congiunti per porre fine all’aggressione di Israele contro i civili nella Striscia.

Israele ha lanciato la sua guerra a Gaza il 7 ottobre dopo che il movimento di Resistenza palestinese Hamas ha lanciato l’operazione Al-Aqsa Flood nei territori occupati, in risposta all’intensificarsi dei crimini del regime israeliano contro il popolo palestinese. Tel Aviv ha bloccato l’accesso di acqua, cibo ed elettricità a Gaza, facendo precipitare la fascia costiera in una crisi umanitaria.

Hezbollah è stato coinvolto negli scontri con Israele da quando il regime ha lanciato l’invasione su Gaza il mese scorso. Il segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, ha dichiarato venerdì che tutte le opzioni sono sul tavolo, esortando il regime sionista a fermare immediatamente la sua aggressione contro i palestinesi a Gaza. Durante un discorso televisivo, Nasrallah ha confermato che Hezbollah è pronto a tutte le possibilità.

di Redazione

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