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Khuzestan, 200 villaggi aperti al turismo rurale

Più di 200 villaggi del Khuzestan sono stati selezionati per lo sviluppo del turismo rurale nella provincia sud-occidentale dell’Iran, ha dichiarato lunedì il capo provinciale del turismo. “Finora, sulla base dei nostri criteri di selezione, sono stati identificati 230 villaggi in tutto il Khuzestan e sono stati condotti studi pertinenti”, ha affermato Mohammad-Hossein Arastouzadeh.

Sviluppando il turismo rurale, abbiamo mirato ad attirare l’attenzione di un maggior numero di viaggiatori, generare posti di lavoro e contribuire a potenziare le economie locali, ha osservato il funzionario. Arastouzadeh attribuisce grande importanza alla salvaguardia dell’ambiente quando si tratta del turismo rurale. “La salvaguardia dell’ambiente è la massima priorità quando vengono implementati progetti di turismo naturale.”

Khuzestan meta ideale per amanti della natura

Situato all’estremità del Golfo Persico e confinante a ovest con l’Iraq, il Khuzestan ospita centinaia di villaggi, alcuni dei quali risalgono a millenni. Con il suo ambiente naturale molto vario, l’Iran offre varie tipologie di escursioni agli amanti della natura. I turisti possono vivere con una famiglia nomade o rurale o godersi un soggiorno indipendente.

Come menzionato dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), il turismo rurale è un tipo di attività in cui l’esperienza del visitatore è correlata a una vasta gamma di prodotti generalmente legati ad attività basate sulla natura, agricoltura, stile di vita rurale, cultura, pesca e visite turistiche. Tale turismo possiede anche caratteristiche come la bassa densità di popolazione, un paesaggio dominato dall’agricoltura e dalla silvicoltura, nonché una struttura sociale e uno stile di vita tradizionali.

L’organismo delle Nazioni Unite punta ad accendere i riflettori sulla “unicità” di ogni villaggio per fare del turismo uno strumento di ulteriore sviluppo delle aree rurali. “Vogliamo riconoscere l’unicità di ogni villaggio e mostrare le migliori iniziative per rendere il turismo un mezzo per un futuro migliore nelle zone rurali. Mentre riavviiamo il turismo, lavoriamo per garantire di non lasciare nessuno – e nessun villaggio – indietro”, ha affermato il segretario generale dell’UNWTO, Zurab Pololikashvili.

di Redazione

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