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Sciopero della fame, detenuto palestinese a un passo dalla morte

Il Ministero dei Detenuti della Striscia di Gaza ha avvertito che il detenuto palestinese Kayed al-Fasfous, in sciopero della fame da 55 giorni consecutivi, è sull’orlo della morte.

Il suo sciopero è un mezzo di opposizione al reato di “detenzione amministrativa” praticato nei suoi confronti. Il ministero ha chiesto che fosse trasferito urgentemente in un ospedale civile.

Venerdì, l’amministrazione penitenziaria israeliana ha trasferito al-Fasfous in isolamento nella prigione di Askalan. Mercoledì, il tribunale militare israeliano di “Ofer” ha respinto il ricorso presentato da al-Fasfous in opposizione alla sua “detenzione amministrativa”.

Il Club dei Prigionieri Palestinesi ha affermato che la decisione del tribunale di occupazione assomiglia ad una condanna a morte contro di lui, soprattutto dopo 55 giorni di sciopero della fame e il conseguente peggioramento delle sue condizioni di salute. 

Il Club ha spiegato che al-Fasfous si trova ad affrontare dure condizioni di detenzione, oltre agli abusi sistematici a cui è stato sottoposto da quando ha iniziato lo sciopero della fame.

di Redazione

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