Terrorismo statunitense assume forme diverse
Gli Stati Uniti sono senza dubbio i principali sostenitori del terrorismo internazionale. L’attentato contro il santuario di Shah Cheragh a Shiraz (Iran) – il secondo attentato in un anno – da parte dei terroristi di Daesh, è un attacco ordinato dagli Stati Uniti contro i luoghi sacri dell’Islam e del popolo iraniano.
In altre parole, i terroristi di Daesh che operano in Afghanistan, Siria e Iraq e che cercano di infiltrarsi in Iran, sono i “nuovi marines statunitensi”. Un recente rapporto afferma che nelle ultime settimane circa duecento terroristi takfiri sono stati arrestati in varie parti dell’Iran e dell’Iraq prima che potessero compiere attentati in occasione del pellegrinaggio di Arba’een.
Gli Stati Uniti non hanno mai esitato a commettere crimini contro il popolo iraniano e fedeli musulmani. Il regime americano ha saccheggiato le risorse naturali dell’Iran e cercato di distruggere i valori religiosi e l’identità culturale prima della vittoria della Rivoluzione Islamica nel 1979.
Da allora, lo Zio Sam ha provato ogni trucco diabolico ma ha fallito miseramente contro la Repubblica Islamica, grazie alla vigilanza del popolo iraniano che è l’ispirazione dell’indomabile Asse della Resistenza.
Il regime americano è particolarmente arrabbiato per la sua plateale sconfitta in Siria e in Iraq, che nei piani Usa dovevano diventare un satellite nelle mani dal regime israeliano come parte del “Grande Israele”. Per raggiungere i propri obiettivi, il regime americano è pronto a commettere gli atti di terrorismo più orrendi, compreso il sacrilegio dei luoghi sacri islamici.
Naturalmente, Washington non ammetterà mai il proprio ruolo in tali atti blasfemi, inclusa la profanazione di copie del Sacro Corano in alcuni paesi europei, ma il mondo intero deve sapere che il Grande Satana è l’arcinemico dell’Islam e dei musulmani.
di Redazione