Soldati israeliani sparano in testa a fotoreporter palestinese
Soldati israeliani hanno deliberatamente sparato alla testa a un fotoreporter palestinese mentre stava documentando la demolizione di una casa di proprietà palestinese durante un raid militare nella Cisgiordania occupata.
Momen Samreen è stato colpito giovedì alla testa da un proiettile di gomma nonostante indossasse abiti con scritta Press nella città di Ramallah, in Cisgiordania, dopo che l’esercito del regime israeliano ha fatto irruzione nell’area e ha iniziato a demolire la casa del prigioniero palestinese Islam Froukh, sfollando i sui residenti, riporta l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa.
Samreen stava seguendo il processo di demolizione quando è stato colpito e trasferito in ospedale in gravi condizioni. Anche un altro giornalista, Rabie Munir, sarebbe stato ferito all’addome da proiettili di gomma sparati dalle forze sioniste durante la stessa operazione.
Durante il raid, soldati israeliani hanno sparato gas lacrimogeni, proiettili rivestiti di gomma e proiettili veri durante gli scontri con giovani palestinesi. Il ministero della Salute palestinese ha dichiarato che sei persone sono state ricoverate in ospedale dopo essere state ferite durante gli scontri, di cui tre a colpi di arma da fuoco.
Soldati israeliani intensificano raid nei territori occupati
Negli ultimi mesi, il regime israeliano ha intensificato gli attacchi contro città e villaggi palestinesi in tutti i territori occupati. A seguito di questi attacchi, decine di palestinesi hanno perso la vita e molti altri sono stati arrestati. La maggior parte dei raid si è concentrata sulle città di Nablus e Jenin, in Cisgiordania, dove le forze del regime israeliano hanno cercato di soffocare una crescente Resistenza palestinese.
Inoltre, il regime israeliano demolisce abitualmente le case palestinesi nella Cisgiordania occupata e ad est di Gerusalemme, sostenendo che le strutture sono state costruite senza permessi, che sono quasi impossibili da ottenere. A volte ordinano anche ai proprietari palestinesi di demolire le proprie case o di pagare i costi della demolizione.
Il regime israeliano ha già occupato migliaia di dunum di terra agricola palestinese per costruire ed espandere nuove unità di coloni illegali in varie aree della Cisgiordania. Più di 600mila israeliani vivono in oltre 230 insediamenti costruiti dall’occupazione israeliana del 1967. Tutti gli insediamenti israeliani sono illegali secondo il diritto internazionale.
di Redazione