Autorità palestinese, cane da guardia di Tel Aviv
L’Autorità Palestinese, con sede nella Cisgiordania occupata, continua ad agire come “procuratore” del regime israeliano. I servizi di sicurezza dell’Autorità palestinese (Ap) in Cisgiordania continuano a intensificare le violazioni e gli arresti politici di studenti e attivisti, sulla base delle loro opinioni e orientamenti politici.
Le autorità di Ramallah hanno arrestato i cittadini Arqam Muhammad Abd al-Karim Sorour, Ali Salah Ali Sorour e Khalil Mahmoud Khalil Amira della città di Ni’lin, oltre ad aver aggredito l’editore, Muhammad Salah Sorour. L’intelligence dell’Autorità di Ramallah ha arrestato, Muhammad Dheeb Abu Adi, della città di Kafr Nima, dopo che era stato convocato per un colloquio, ed è un ex detenuto politico.
A Nablus, le autorità hanno condotto una vasta campagna di raid, in particolare nella città settentrionale di Asira, e hanno arrestato diversi palestinesi. Gli arresti politici si sono estesi al governatorato di Betlemme, dopo che le autorità hanno fatto irruzione nelle case dei cittadini e arrestato alcuni giovani della città di Marah Rabah.
La famiglia del prigioniero Al-Qassami, detenuto dai servizi di sicurezza dell’Autorità palestinese, Amin Khaled Al-Quqa (46 anni), ha confermato che le condizioni di salute del figlio, detenuto da 16 anni nelle carceri dell’Ap, sono molto critiche. La famiglia ha riferito che il deterioramento delle condizioni di salute del figlio è avvenuto dopo che ha intrapreso uno sciopero della fame, per protestare contro le vessazioni e le restrizioni subite nei centri di detenzione dell’Autorità palestinese a Nablus.
Il Movimento di Resistenza palestinese Jihad Islamico ha rilasciato una dichiarazione in cui descriveva la campagna di arresti, condotta dalle Forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese contro gli attivisti ed ex prigionieri, come un crimine contro la causa palestinese. Il Jihad afferma che questa azione repressiva dell’Ap è funzionale al regime sionista.
di Redazione