Hezbollah condanna la carneficina di Nablus
Il movimento di Resistenza libanese Hezbollah ha condannato fermamente il brutale raid del regime israeliano contro la città di Nablus, nella Cisgiordania occupata, che ha causato la morte di undici palestinesi. Nel corso del raid sono rimasti feriti almeno cento palestinesi.
Hezbollah ha rilasciato mercoledì una dichiarazione, offrendo le sue più sentite condoglianze al popolo palestinese e ai gruppi della Resistenza, in particolare il Jihad Islamico.
Onorando la Resistenza dei palestinesi contro le forze d’invasione, Hezbollah ha affermato che i martiri “hanno scritto epopee di eroismo e valore nella città di Nablus e hanno affrontato il terrorismo e l’aggressione sionista con pazienza e fermezza”.
La dichiarazione sottolinea che il brutale e spietato attacco delle forze di occupazione israeliane ai civili innocenti conferma che questo nemico non può essere dissuaso se non ricorrendo alle “onorevoli armi” della Resistenza.
Nell’attacco contro la città di Nablus, le truppe del regime israeliano hanno ucciso almeno 11 persone, tra cui un uomo di 72 anni, un ragazzo di 14 anni e due comandanti del movimento di Resistenza palestinese del Jihad Islamico.
Hezbollah ha anche affermato che i combattenti della Resistenza palestinese si vendicheranno del feroce regime “lasciando che il nemico si renda conto della portata della sua follia e ponendo fine alla sua arroganza e al suo terrore”.
Il regime israeliano ha intensificato la sua repressione su Nablus e Jenin dalla fine di dicembre, quando è tornato al potere Benjamin Netanyahu a capo di un gabinetto di partiti di estrema destra e ultraortodossi.
di Redazione