Attacco terroristico a Shiraz, l’Occidente resta in silenzio
Mentre diversi Paesi hanno inviato messaggi di cordoglio per le vittime dell’attacco terroristico a Shiraz, i Paesi europei e gli Stati Uniti, che affermano di essere i veri difensori dei diritti umani ma in realtà sostengono le organizzazioni terroristiche, sono rimasti in silenzio.
Nelle ultime settimane, l’Occidente ha accusato la Repubblica Islamica di violare i diritti umani e ha sostenuto le “rivolte”, chiedendo il rispetto dei diritti dei “rivoltosi”. I Paesi occidentali hanno persino concesso il permesso di tenere manifestazioni anti-iraniane per dimostrare che le dimensioni del sostegno ai disordini iraniani al di fuori del Paese sono ampie, al fine di aumentare la propaganda mediatica e politica contro Teheran.
Attacco terroristico a Shiraz rivendicato dall’Isis
L’attacco terroristico di Shiraz è stato rivendicato dall’Isis, gruppo terroristico fondato nel 2014 dagli Usa per rovesciare il governo siriano. L’ex segretario di Stato americano Hillary Clinton anni fa ammise che il gruppo terroristico era stato fondato da loro con finanziamenti arabi e sostegno turco.
Dopo la Rivoluzione Islamica del 1979 in Iran, gli attacchi di gruppi terroristici sostenuti principalmente dai Paesi occidentali, in particolare Stati Uniti e Israele, hanno causato la morte di oltre 17mila iraniani. I gruppi occidentali per i diritti umani, tuttavia, non hanno adottato alcuna misura pratica in risposta, e persino i leader di alcuni di questi gruppi vivono liberamente nei Paesi europei con il supporto ufficiale di sicurezza, finanziario e politico dei governi locali.
Accusando l’Iran di ingerenza negli affari interni degli Stati regionali, negli ultimi anni i funzionari israeliani e sauditi hanno ripetutamente minacciato di portare la guerra all’interno dell’Iran. L’invio di terroristi in Iran fa parte dei loro progetti per indebolire il Paese. Durante le recenti “rivolte”, i funzionari della sicurezza iraniana hanno affermato di aver scoperto diversi carichi di armi diretti a terroristi per destabilizzare l’Iran.
Oltre a condurre operazioni armate in Iran, hanno attivato il terrorismo mediatico contro l’Iran attraverso media londinesi finanziati dai sauditi che hanno fomentato le “rivolte” pubblicando notizie false.
di Redazione