Edoardo Agnelli rivive in uno spettacolo teatrale
Uno spettacolo teatrale in scena a Teheran racconta la vita di Edoardo Agnelli, convertito all’Islam sciita. La prima rappresentazione dell’opera teatrale “Edoardo” scritta da Rahil Sarhangi si è tenuta martedì al Teatro Mehr dell’Ufficio artistico dell’Organizzazione per la diffusione dell’ideologia islamica.
“Nessuno di noi, nemmeno i membri del cast, conosceva Edoardo Agnelli. Attraverso la ricerca, abbiamo accresciuto la nostra conoscenza del personaggio di Agnelli e lui ha attirato la nostra attenzione”, ha dichiarato il regista Abolfazl Eshrab.
Alla performance hanno assistito l’ex ambasciatore dell’Iran a Roma, Mohammad-Hassan Qadiri, il direttore dell’Artbureua’s Dramatic Arts Center, Kurosh Zarei, e personalità culturali.
“Agnelli ha conosciuto il Sacro Corano in un’università americana quattro anni prima della vittoria della Rivoluzione Islamica e si è convertito all’Islam e poi all’Islam sciita. Agnelli è diventato famoso dopo la conversione all’Islam, che non era accettabile per la sua famiglia e i suoi parenti”, ha osservato Qadiri.
Edoardo Agnelli era il primogenito e unico figlio di Gianni Agnelli, l’industriale patriarca della Fiat. Si convertì all’Islam quando viveva a New York City e cambiò il suo nome in Mahdi. A metà novembre 2000 è stato trovato morto sotto un ponte alla periferia di Torino in circostante misteriose.
Edoardo Agnelli, un erede scomodo
Da adulto Agnelli affermò di essere l’erede apparente dell’impero Fiat, ma suo padre, già scontento della conversione di Edoardo all’Islam, fece in modo che non lo ereditasse.
L’unico incarico ufficiale che il giovane Agnelli ha ricoperto nelle aziende di famiglia è stato quello di dirigente della Juventus FCl. Nel 1990 fu accusato di possesso di eroina, ma le accuse furono successivamente ritirate.
Edoardo Agnelli si convertì all’Islam sunnita in un centro islamico di New York dove prese il nome di “Hisham Aziz”. Successivamente, dopo l’incontro con l’Imam Khomeini in Iran si converte all’Islam sciita.
di Redazione