Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha affermato che “l’Asse della Resistenza” non è limitato solo ad alcuni Paesi del mondo, ma si riferisce a tutti coloro che combattono il colonialismo e le potenze egemoniche.
“L’Asse della Resistenza esiste in tutto il mondo; esiste in Africa, in Asia, in Medio Oriente, in America Latina e nei Caraibi. La Resistenza appartiene anche alle persone che stanno combattendo contro il neoliberismo, il razzismo e le varie forme di colonizzazione”, ha dichiarato Maduro in un’intervista esclusiva pubblicata lunedì su Khamenei.ir.
“Tutti noi che combattiamo contro il colonialismo, tutti noi che lottiamo per decolonizzare le nostre menti e il nostro popolo, facciamo parte dell’Asse della Resistenza che si oppone ai metodi degli imperialisti per imporre l’egemonia sul mondo”, ha aggiunto.
21° secolo è il nostro secolo
Lodando le gesta dell’Asse della Resistenza nel corso degli anni, Maduro ha dichiarato: “Il 21° secolo è il nostro secolo. È il secolo dell’unità dei popoli in cui le persone saranno liberate. È il secolo della giustizia e della verità. Gli imperi sono in declino e i progetti delle persone per il benessere, lo sviluppo e la grandezza sono appena iniziati. Questo secolo è il nostro secolo”.
Parlando di un recente incontro con l’Imam Khamenei e la dichiarazione di Sua Eminenza sullo stretto rapporto tra Iran e Venezuela, Maduro ha affermato: “Dalla prima visita del comandante Hugo Chavez nel 2001, Iran e Venezuela hanno stabilito esempi politici, diplomatici, morali e spirituali”.
“Durante questo viaggio ho assistito a come ci sia un rapporto esemplare tra noi in termini di crescente cooperazione. Abbiamo avuto molti successi. L’Imam Khamenei ha ragione quando afferma che il rapporto tra i due Paesi è unico e straordinario”, ha osservato Maduro.
Alla domanda sulla sua ultima affermazione riguardo alle cospirazioni del regime di occupazione sionista contro il Venezuela attraverso il Mossad, Maduro ha dichiarato: “L’imperialismo e il sionismo stanno cospirando contro i processi progressisti e rivoluzionari in atto in America Latina e nei Caraibi, in particolare la rivoluzione bolivariana”.
Maduro: Se Gesù fosse tra noi, combatterebbe l’oppressione e l’arroganza globale
Il presidente venezuelano ha sottolineato: “Questo perché siamo una vera alternativa, un’alternativa di verità e giustizia, un’alternativa di libertà, un’alternativa di democrazia e un’alternativa per realizzare progetti pienamente umani nella regione dell’America Latina e nei Caraibi. In aggiunta a questo, le cospirazioni del Mossad sono dovute alla nostra forte posizione di solidarietà con il popolo palestinese e al nostro sostegno a quest’ultimo per la riconquista dei suoi diritti storici e per la Resistenza palestinese. Il nostro sostegno è forte e unico e continueremo a sostenerli in questo modo”.
Alla domanda sul ruolo del comandante iraniano, il generale Qassem Soleimani e della Forza Quds negli ultimi 20 anni, nel rafforzare le relazioni tra Teheran e Caracas, Maduro ha dichiarato di aver incontrato il generale Soleimani nel marzo e nell’aprile del 2019 quando è venuto in Venezuela durante il tempo degli attacchi informatici degli Stati Uniti contro le centrali elettriche del Paese.
“Non lo conoscevo. Non sapevo quanto fosse fantastico, ma la discussione che ho avuto con lui è stata molto piacevole. Abbiamo rivisto tutto durante il nostro incontro e lui ha subito suggerito di farci aiutare da esperti iraniani. Due o tre giorni dopo, esperti iraniani sono venuti a riparare i servizi elettrici in Venezuela”, ha aggiunto.
In risposta a una domanda riguardante un detto dell’Imam Khamenei secondo cui: “Se il profeta Gesù fosse tra noi oggi, non perderebbe un momento per combattere i leader dell’oppressione e dell’arroganza globali. Siamo cristiani che agiscono mentre pregano e pensano. E Cristo venne in questo mondo per combattere gli Imperi. Venne per affrontare gli imperi romani. Ha rischiato la vita. Ha sacrificato la sua vita per combattere l’Impero Romano”, ha dichiarato Maduro.
di Redazione
