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Nasrallah: siamo ad un passo dall’inferno

di Giovanni Sorbello

Questo pomeriggio il segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah è intervenuto in diretta televisiva su Al-Manar, per discutere della situazione politica della regione, e per smentire le voci che lo davano in pessime condizioni di salute.

Nasrallah esordisce dichiarando: “Mi dispiace farvi perdere del tempo, ma la situazione politica del Paese è molto grave, e volevo smentire pubblicamente quelle voci false e infondate sulle mie condizioni di salute. Far girare questa notizia fa parte di una guerra mediatica e psicologica contro il Partito di Dio. Ringrazio e tranquillizzo tutti coloro che si sono preoccupati per me.

Il segretario generale inizia a parlare del dibattito in corso nel Paese sulla legge elettorale. Ci accusano di voler rimandare le elezioni, in realtà sono gli altri a non volerle, noi abbiamo accettato questa nuova proposta di legge elettorale, poichè per noi non cambia nulla, siamo certi della volontà del nostro popolo.

Per quanto riguarda gli scioperi per i salari in corso nel Paese, noi stiamo dalla parte della gente, una volta per tutte bisogna risolvere questo problema, il governo deve ascoltare le esigenze della gente.

Nasrallah prosegue il suo intervento parlando dei sequestri di persona che stanno avvenendo ultimamente in Libano. La gente deve collaborare con le forze di sicurezza per smascherare questi criminali, che possono contare anche su certe protezioni, facendo un chiaro riferimento ad alcune parti delle istituzioni.

Altro punto trattato dal leader è la situazione ad alta tensione che si vive in questi giorni sul confine siriano. Hezbollah è assolutamente estraneo ai combattimenti che si stanno svolgendo in quelle zone, chi combatte sono i cittadini dei villaggi che si difendono dagli attaccati dei “ribelli” siriani. Quei villaggi sono abitati da sciiti, sunniti e cristiani.

Nasrallah aggiunge che non ci si può più nascondere dietro un dito, qualcuno sta facendo di tutto per aprire un conflitto tra sciiti e sunniti, questo pericolo sta per arrivare e non risparmierà nessuno. Ci sono deputati e religiosi sunniti che non si rendono conto di quello che stanno facendo, non capiscono il rischio che corre il Libano. La situazione è molto grave, il Paese è ad un passo dall’inferno.

Altra situazione ad alta tensione si vive a Sidone. Fino a quando dobbiamo subire insulti e provocazioni senza mai reagire? Noi per educazione e religione non siamo abituati ad insultare. Noi chiediamo allo Stato e al governo libanese di prendere in mano la situazione. Siamo pronti per qualsiasi possibile guerra contro Israele, ma non vogliamo che qualcuno ci trascini in un conflitto interno.

L’ambasciatrice americana a Beirut ha dichiarato giorni fa che Hezbollah sta circondando i villaggi sunniti per proteggere il rigime siriano. Quando il Partito ha smentito la notizia chiedendo un chiarimento all’ambasciata americana, non vi è stata data nessuna risposta.

Nasrallah conclude il suo intervento salutando calorosamente tutti i telespettatori con una battuta:” Ci rivedremo alla prossima notizia sulle mie condizioni di salute”.

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