Yemen, regime saudita usa bombe a grappolo
Il Ministero dei diritti umani dello Yemen ha condannato la coalizione militare saudita per aver lanciato bombe a grappolo in un quartiere residenziale nella provincia di Sana’a, causando centinaia di vittime.
Il ministero, in una dichiarazione rilasciata dall’agenzia di stampa ufficiale SABA, ha avvertito che le munizioni a grappolo rappresentano un serio pericolo per la vita dei civili, in particolare donne e bambini.
Migliaia di bombe a grappolo sono custodite nel Centro esecutivo per l’azione delle mine dello Yemen a Sana’a. Queste bombe sono state recuperate dai bombardamenti sauditi contro lo Yemen. L’impatto delle bombe a grappolo sprigiona un calore che può raggiungere tra 2.500 e 3.500 gradi Celsius, tale da poter fondere ponti e ghisa.
Il direttore del Centro di monitoraggio Amin Salman, ha spiegato che, secondo la loro ricerca, le bombe a grappolo in Yemen hanno ucciso almeno 1.019 persone tra il 26 marzo 2015 e il 2021, ferendone altre 2.822, di cui 350 bambini. I bambini sono i più colpiti dalle bombe a grappolo.
L’Arabia Saudita, sostenuta dagli Stati Uniti e dagli alleati regionali, nel marzo 2015 ha lanciato una brutale aggressione militare contro lo Yemen. L’obiettivo dell’aggressione era quello di riportare al potere il governo dell’ex presidente yemenita Abd Rabbuh Mansour Hadi e schiacciare il movimento Ansarullah.
La guerra ha causato la morte di centinaia di migliaia di yemeniti e milioni di sfollati. Ha anche distrutto le infrastrutture dello Yemen e causato carestie e malattie infettive. Il ministero della Salute pubblica yemenita ha dichiarato che solo a gennaio gli attacchi aerei della coalizione hanno ucciso almeno 150 civili e ne hanno feriti altri 350. L’Occidente tace!
di Redazione