Guardia di Finanza addestra sommozzatori in Libia
Resta sempre più ambiguo e discutibile il ruolo delle nostre Forze armate in Libia. Non bastava l’addestramento degli equipaggi delle motovedette libiche che sparano sui barconi dei migranti o che li speronano nel Mediterraneo. Infatti, dalla scorsa estate nella Scuola Nautica della Guardia di Finanza che si trova a Gaeta, vengono addestrati i componenti subacquei della Guardia costiera libica.
La General Administration for Coastal Security (Gagcs) sarebbe l’élite della Guardia costiera libica. Con questa unità la Guardia di Finanza italiana ha avviato una collaborazione per addestrare i sommozzatori libici.
Il ruolo della Guardia di Finanza italiana in Libia
Questa collaborazione rientra nell’ambito della Missione bilaterale della Guardia di Finanza in Libia. Purtroppo, su questi corsi di addestramento c’è poca chiarezza, infatti, le autorità non forniscono informazioni né sul numero dei partecipanti, né sulla durata del corso. Non è la prima volta che accade una cosa simile, infatti, anche nel 2019 a Spalato durante un corso promosso da Eunavformed, la forza navale europea per le operazioni anti migranti nel Mediterraneo, erano stati formati sommozzatori della Guardia Costiera Libica.
A chi addestriamo e quanto ci costa
Dopo una preselezione svolta nell’ambito della missione europea Eunavformed a bordo della nave olandese Rotterdam e della San Giorgio della Marina italiana, una quarantina di allievi piloti furono addestrati a condurre le quattro motovedette della classe Bigliani della Guardia di Finanza, donate alla Libia tra il 2009 e il 2010.
Un secondo corso di formazione per 19 membri della Guardia costiera libica venne svolto nel giugno 2017. Nel 2018, con fondi del ministero dell’Interno, furono realizzati due corsi di tre settimane per 28 militari libici, costo giornaliero stimato 606 euro per allievo.
In passato, nella scuola nautica della Guardia di Finanza si erano già tenuti corsi di formazione, a partecipare erano stati militari dell’esercito albanese e agenti della Guardia Civil spagnola.
di Sebastiano Lo Monaco