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Smog, le morti silenziose che non fanno notizia

Per capire di cosa si sta parlando bisognerebbe osservare i freddi numeri: 364.200 persone. Non sono decessi dovuti alla pandemia da Covid-19, sono morti che avvengono nel silenzio, lontane dal clamore mediatico, sono vittime causate dallo smog, dai veleni che circolano nell’aria.

L’Italia è la nazione europea più colpita, quella che piange il più alto numero di vittime a causa dello smog. I più colpiti sono i Paesi ricchi, più sviluppati, dove si vive in abitazioni calde d’inverno e fresche d’estate.

Nel report annuale sulla qualità dell’aria stilato dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (Aea) che riporta i dati del 2019, si può notare un paradosso perché nei dodici mesi pre-covid, il risultato sulla qualità dell’aria è stato migliore a quello del 2018.

Italia e morti da smog

L’Italia, da quello che emerge dal rapporto dell’Aea, si trova in una situazione drammatica che però passa in sordina. Infatti, nel 2019 è risultato il primo Paese europeo per numero di morti da biossido di azoto (10.640 decessi, più 2% rispetto al rapporto precedente), al secondo posto la Germanica che ha più morti per polveri sottili (49mila decessi) e da ozono (3.170). 

63.710, tanti sono gli italiani deceduti a causa dello smog in 12 mesi, una strage che passa in secondo piano nei media. Di covid sono morte 132.775 persone in poco più di venti mesi di pandemia. Per l’Aea però non si tratta di fatalità ma di inevitabili conseguenze perché se tutti i 27 Stati avessero raggiunto i parametri stabiliti dall’Oms relativi al Pm2,5 (5mg/m3), si sarebbe potuto evitare il 58% delle vittime. Stiamo parlando di circa 180mila vittime in meno, per quanto riguarda l’Italia si sarebbero avuti 32mila decessi in meno.

Ci sono dei parametri, delle linee guida che vengono puntualmente disattesi ma che se applicate cambierebbero il mondo. Protocolli basati su evidenze scientifiche e non su “Bla Bla Bla!”, parametri che i governi si rifiutano di mettere in pratica per un problema principale: bisognerebbe ripensare il modello economico e questo non è minimamente pensabile.

Sono morti, quelli a causa dello smog, che non creano nessun allarme nella gente ed il motivo è molto semplice: non se ne parla nei giornali, non ne parlano i telegiornali. Eppure, il rapporto dell’Aea parla chiaro: ci vogliono investimenti, perché tramite gli investimenti si salvano le vite. Intanto a Glasgow è andato in onda l’ennesimo ipocrita show.

di Sebastiano Lo Monaco

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