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Ayatollah Sistani sollecita sostegno globale alla Palestina

Il principale esponente religioso sciita iracheno, Ayatollah Sistani, ha ribadito il sostegno alla Resistenza palestinese contro l’occupazione del regime israeliano, invitando le nazioni amanti della libertà in tutto il mondo a sostenere i palestinesi di fronte alla violenta repressione di Tel Aviv.

“L’autorità religiosa ribadisce ancora una volta il suo inequivocabile sostegno all’orgoglioso popolo della Palestina e alla sua coraggiosa Resistenza contro gli occupanti israeliani, che cercano di occupare ancora più terra palestinese e spostarli da altre aree di Gerusalemme. Il religioso esorta le nazioni libere a difendere i diritti dei palestinesi”, ha dichiarato in una nota l’ufficio dell’Ayatollah Ali al-Sistani.

“I violenti scontri intorno alla moschea di al-Aqsa e in altre parti dei territori occupati mostrano innegabilmente l’entità della Resistenza dei palestinesi contro l’occupazione spietata e brutale”, riporta la dichiarazione.

Ayatollah Sistani esprime sostegno ai palestinesi durante incontro Papa

Il 6 marzo, l’Ayatollah Sistani ha espresso il suo sostegno ai palestinesi durante lo storico incontro con Papa Francesco nella città santa irachena di Najaf.

Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha ringraziato il venerato religioso sciita iracheno per aver prestato sostegno alla causa palestinese e la sua liberazione dall’occupazione e dall’aggressione israeliana.

L’esercito di Tel Aviv continua a bombardare la Striscia di Gaza assediata, prendendo di mira diverse aree nell’enclave costiera impoverita. Il ministero della Salute di Gaza ha annunciato che ben 119 palestinesi, inclusi 28 bambini e 15 donne, hanno perso la vita negli ultimi attacchi israeliani.

I combattenti della Resistenza palestinese hanno lanciato centinaia di razzi nei territori occupati israeliani come rappresaglia per i bombardamenti del regime di Tel Aviv sulla Striscia di Gaza e per la brutale repressione dei fedeli nel complesso della Moschea di al-Aqsa a Gerusalemme.

Le tensioni sono aumentate a Gerusalemme, nella Cisgiordania occupata e Gaza durante il mese sacro musulmano del Ramadan, tra le espulsioni forzate pianificate di dozzine di palestinesi dal quartiere di Sheikh Jarrah, dove i coloni israeliani stanno cercando di impossessarsi delle proprietà palestinesi.

di Yahya Sorbello

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