Hezbollah: vuoto governativo del Libano può durare mesi
Il vice capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah, lo sceicco Ali Dagmoush, ha dichiarato ieri che i partiti politici libanesi hanno sprecato delle occasioni per creare il nuovo governo, aggiungendo che il Paese rischia diversi mesi di vuoto governativo nel caso in cui i loro atteggiamenti rimangano invariati.
Lo sceicco Dagmoush ha sottolineato che i parlamentari che fanno parte della riunione consultiva hanno il diritto di ottenere un seggio ministeriale nel nuovo gabinetto, aggiungendo che hanno presentato le necessarie concessioni al riguardo. Il primo ministro designato, Saad Hariri, è stato incaricato di formare il governo il 24 maggio; tuttavia, alcune realtà politiche cercano di ottenere spazi istituzionali maggiori di quelli che meritano.
Le scorse elezioni si sono svolte con una nuova legge elettorale approvata nel giugno 2017 dopo anni di dispute. Il nuovo sistema ha ridotto il numero dei distretti elettorali da 26 a 15, ed ha sostituito l’attuale sistema di pluralità con un sistema di rappresentanza proporzionale, aumentando la diversità settaria dei legislatori all’interno di ciascun distretto.
Il Libano avrebbe dovuto tenere elezioni parlamentari nel 2013, ma i parlamentari hanno votato per estendere il loro mandato perché i leader non volevano concordare una nuova legge sulle elezioni parlamentari.
In base a un accordo di condivisione del potere che pose fine alla guerra civile del 1975-1990 in Libano, il primo ministro deve essere un musulmano sunnita, il presidente un maronita e il presidente del Parlamento un musulmano sciita. Un’alleanza anti-Hezbollah guidata da Hariri e sostenuta dall’Arabia Saudita ha ottenuto la maggioranza nel parlamento libanese nel 2009, ma da allora si è disintegrata.
di Redazione