7 ottobre, intelligence israeliana identifica operazione poche ore prima dell’attacco
I servizi di sicurezza israeliani stanno ancora lavorando per indagare sugli eventi del 7 ottobre. Secondo il quotidiano Haaretz, i funzionari dello Shin Bet hanno dichiarato la notte del 6 ottobre che l’attività riscontrata a Gaza era solo un’esercitazione di addestramento. Anche i servizi segreti hanno concordato e hanno consigliato di non elevare il livello di allerta dello Stato.
La mattina del 7 ottobre, le agenzie di intelligence israeliane hanno scoperto che gli agenti di Hamas nella Striscia di Gaza utilizzavano telefoni cellulari con carte Sim israeliane. Questo segno di attività insolita ha portato ad una riunione degli organi di sicurezza in quelle prime ore. Le discussioni hanno portato a una valutazione diffusa che si trattava di una manovra di Hamas o, nel peggiore dei casi, della preparazione di un tentativo di presa di ostaggi su scala limitata.
L’Ufficio del Primo Ministro, in risposta alla richiesta di Haaretz, ha dichiarato che Netanyahu non ne era a conoscenza. Pur non prevedendo l’entità dell’infiltrazione degli agenti di Hamas, gli organi di sicurezza hanno avvertito i servizi di sicurezza riguardo alla possibilità che l’organizzazione tentasse un attacco contro il territorio israeliano il 7 ottobre.
Gli allarmanti preparativi di Hamas dall’altra parte del confine sono stati rilevati sulla base di informazioni provenienti da diverse fonti. Elementi del sistema di sicurezza hanno espresso le loro preoccupazioni in seguito a precedenti informazioni di intelligence. Alti funzionari della sicurezza hanno tenuto due consultazioni urgenti la sera di venerdì 6 ottobre, per valutare se l’attività a Gaza indicasse l’intenzione di Hamas di invadere Israele.
7 ottobre catastrofe israeliana
La prima consultazione telefonica con la partecipazione di alti funzionari del dipartimento meridionale del servizio di sicurezza generale (Shabak) e del corpo dei servizi segreti, tra cui il maggiore generale Oded Basiuk, capo della divisione operativa, e il maggiore Generale Yaron Finkelman, capo del Comando del Fronte Sud è avvenuta verso mezzanotte. Inoltre, alla consultazione hanno partecipato anche molti alti funzionari del Comando del Fronte Sud.
Il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, il maggiore generale Herzl Halevi, è stato informato degli avvertimenti e dell’esistenza delle consultazioni. Un’altra consultazione si è tenuta intorno alle 3 del mattino di sabato 7 ottobre, alla quale ha partecipato il direttore dello Shin Bet, Ronin.
Funzionari dello Shin Bet hanno affermato che l’attività riscontrata a Gaza riguardava l’addestramento. I rappresentanti dei corpi di intelligence hanno concordato e non hanno proposto di aumentare il livello di vigilanza nel paese. Considerando la raccomandazione dello Shin Bet e l’approvazione degli alti ufficiali militari, si è concluso che non c’era nessuna necessità di azione.
Shin Bet considerava indicazioni provenienti da Gaza “segnali deboli”
Lo Shin Bet considerava le indicazioni provenienti da Gaza “segnali deboli” che non fornivano sufficienti informazioni sulle possibili attività. Nonostante i timori interni all’agenzia per un possibile attacco isolato di rapitori, solo una piccola task force è stata inviata nel sud. Nessuna ulteriore azione. Una squadra dello Shin Bet venne coinvolta in una città di confine, e molti membri rimasero feriti. I funzionari decisero di rinviare qualsiasi ulteriore decisione al mattino successivo, quando ormai sarebbe stato troppo tardi.
L’esercito israeliano e lo Shin Bet risposero che l’affermazione di attivare mille chip israeliani contemporaneamente è falsa e inesatta, spiegando invece che sono stati rilevati solo segnali individuali, comprese attivazioni precedenti, che hanno portato all’attivazione del sistema e procedure operative sul campo.
Di sicuro, quella notte rappresenta un punto di non ritorno per l’intero sistema militare israeliano, oltre che una vittoria storica e schiacciante per la Resistenza palestinese.
di Redazione
