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Yemen: il Paese è nella mani dei combattenti Houthi

Abdul-Malik al-Houthi
Abdul-Malik al-Houthi

di Redazione

Lo Yemen sembra sull’orlo di una svolta storica in seguito alla rivolta condotta dai militanti sciiti contro il governo centrale sostenuto da Stati Uniti e Arabia Saudita.

I combattenti del movimento Ansarullah, composto da sciiti Houthi, hanno preso ieri il controllo del palazzo presidenziale, la Tv di Stato e una base militare strategica vicino al palazzo presidenziale.

In un discorso televisivo trasmesso ieri sera il leader di Ansarullah, Abdul-Malik al-Houthi, ha dichiarato che l’amministrazione del presidente Abd Rabbo Mansur Hadi dovrebbe essere ritenuta responsabile per l’escalation di violenza che sta investendo il Paese arabo.

“Il presidente e diverse forze politiche yemenite stanno diffondendo la corruzione nel Paese, invece di combatterla”, ha aggiunto Houthi. Il leader di Ansarullah ha invitato Hadi ad “accelerare” l’attuazione dell’accordo di pace o dovrà affrontare le terribili conseguenze delle sue decisioni, avvertendo che “tutte le opzioni sono aperte”.

Houthi ha aggiunto che le minacce del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite su possibili sanzioni contro i rivoluzionari di Ansarullah, non scoraggerà di certo il popolo yemenita a perseguire le proprie legittime rivendicazioni.

La fine del governo fantoccio del presidente Abd Rabbo Mansur Hadi, agli ordini di Stati Uniti e Arabia Saudita, sembra oramai segnata.

 

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