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Ambasciata iraniana sulle evoluzioni nella Regione

Dichiarazione Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran – Negli ultimi anni, il regime israeliano ha leso gli interessi della Repubblica Islamica dell’Iran in vari modi, in violazione palese dei principi fondamentali del diritto internazionale e delle norme consuetudinarie, tra cui i numerosi sabotaggi negli impianti nucleari adibiti ad uso pacifico dell’Iran, gli attacchi cibernetici alle infrastrutture del Paese, l’assassinio mirato di un gran numero di esperti e scienziati nucleari dell’Iran e, più recentemente, l’attacco terroristico contro l’edificio dell’Ambasciata dell’Iran a Damasco.

L’attacco all’edificio dell’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran nella Repubblica Araba di Siria, è considerato una grave violazione delle convenzioni internazionali sull’immunità delle sedi diplomatiche e della Carta delle Nazioni Unite. A seguito di questa azione brutale, la Repubblica Islamica dell’Iran, in linea con i principi della sua politica estera, volta a prevenire la diffusione della tensione e della guerra nella regione, ha chiesto l’immediata riunione del Consiglio di Sicurezza, nonché la condanna di questa azione e una punizione per Israele; richieste non accolte, nonostante gli sforzi della maggioranza dei suoi membri, a causa del veto posto da Stati Uniti, Inghilterra e Francia, che non hanno consentito al Consiglio di adempiere ai compiti sanciti dalla Carta Onu.

Anche il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Islamica dell’Iran, Hossein Amir Abdollahian, in due colloqui telefonici con il Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha chiesto un’azione proporzionata e una ferma condanna da parte della comunità internazionale e del Consiglio di Sicurezza.

La Repubblica Islamica dell’Iran, in quanto membro responsabile delle Nazioni Unite, è impegnata nel rispetto degli obiettivi e dei principi enunciati nella Carta e insiste nel suo impegno a mantenere la pace e la sicurezza internazionale. In assenza di una condanna ufficiale dell’azione trasgressiva del regime israeliano, la risposta delle forze armate della Repubblica Islamica dell’Iran, avvenuta all’alba del 13 aprile 2024, in forma di intrinseco diritto di legittima difesa come delineato dall’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, chiude dal punto di vista dell’Iran il caso. È ovvio che la Repubblica Islamica eserciterà tutto il suo potere e le sue capacità nel quadro delle leggi e dei regolamenti internazionali, qualora tali atti criminali dovessero ripetersi per mano di Israele.

La Repubblica Islamica dell’Iran ha piena fiducia nel potere della Diplomazia e pertanto accoglie con favore l’auspicio di Pace, Sicurezza e Progresso per la Regione del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, nel suo messaggio del 16 aprile rivolto agli ambasciatori dei Paesi islamici. 

In considerazione della presidenza Italiana del G7 e del suo ruolo regionale e internazionale come Paese tra i più importanti dell’Unione Europea, Teheran spera fortemente in un serio impegno del Governo italiano nel richiamare al senso di responsabilità i propri partner a livello europeo ed internazionale (Paesi del G7) dinnanzi alle violazioni delle norme internazionali, all’incremento mirato delle tensioni regionali e al perdurare del massacro dell’oppresso popolo palestinese da parte del regime israeliano. 

Senza dubbio, l’adozione di decisioni non costruttive nei confronti della Repubblica Islamica dell’Iran da una parte e il silenzio e il sostegno irresponsabile dei Paesi occidentali difronte alle azioni del regime israeliano nel violare le leggi internazionali dall’altra, non potranno che incoraggiare Israele a continuare le proprie azioni malvagie e destabilizzanti che incrementano la tensione nella Regione e nel mondo. Il Medio Oriente sta attraversando un momento di grande tensione e non vi è dubbio che il senso di responsabilità e il successo del Governo italiano nel favorire la distensione e la stabilità in questa Regione, resteranno scolpiti nella memoria storica della comunità internazionale.

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