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Abusando dell’Islam i Takfiri compiono barbarie

di Cristina Amoroso

Un video recentemente apparso su internet mostra miliziani appartenenti allo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) che sulla piazza della città orientale di Deir ez-Zor eseguono l’esecuzione di un adolescente per presunta rapina. Da questo tipo di eventi che purtroppo non sono isolati e vengono portati avanti in nome di Allah, prende l’avvio l’intervista rilasciata a Presstv da Franklin Lamb, avvocato internazionale di Beirut, di ritorno dalla Siria, dove ha potuto parlare con  rappresentanti dei militari.

E’ una barbarie senza limiti, afferma Lamb, un problema per la popolazione civile e per tutti coloro che vi entrano in contatto. La crisi continua in Siria dal momento che alcuni gruppi diventano più numerosi e più estremisti ed entrao in competizione tra loro. I terroristi Takfiri che operano in Siria stanno vendendo petrolio in Turchia per finanziare i loro attacchi contro il governo siriano: “Loro (i miliziani) dispongono sempre di molte entrate dal petrolio, che stanno vendendo ai turchi; vendono a chiunque acquisti il petrolio che appartiene al popolo siriano per finanziare le loro operazioni”. Dispongono inoltre di ottime armi e sono in grado di autofinanziarsi e garantire buoni stipendi, rappresentando quindi una calamita per i giovani che infoltiscono questi gruppi.

Il pericolo riguarda tutti, non importa se sono musulmani, non importa se stanno pregando come il giovane del video prima dell’esecuzione. Questi (i Takfiri) provengono dal profondo di un passato screditato, come lo è stato il passato di un giudaismo e di un cristianesimo. E’ un fatto che il mondo è inorridito da queste azioni barbariche e dalla profanazione che fanno dell’Islam, mentre la grande massa della società si stringe attorno ad una versione più moderata dell’Islam.

Riguardo l’origine, la provenienza e il sostegno di questi gruppi estremisti che agiscono sotto il nome di Allah, Franklin Lamb è convinto che in origine, e per lungo tempo, sono stati i sauditi e Bandar bin Sultan a finanziare chiunque fosse andato a combattere per rovesciare il regime. In seguito, dopo il parziale fallimento dell’operazione e il mancato sostegno americano, francese e inglese, alcuni sceicchi in Arabia, in Yemen e in Qatar hanno dato sostegno ad alcuni gruppi estremisti con cui sono entrati in contatto.
Ma ora l’elemento più pericoloso – ripete Lamb – sta nelle grandi entrate dal petrolio che i Takfiri vendono ai turchi e a quanti ne facciano richiesta. I gruppi non sono controllabili come prima. Finanziamenti, sigarette, armi libere hanno reso la Siria un enorme magnete attirando i giovani in genere provenienti da tutto il mondo, dalla Tunisia allo Yemen, dall’Egitto, alla Libia verso questi gruppi estremisti, come se stessero andando verso un’avventura romantica alla Don Chisciotte de la Mancha, mentre in realtà vanno a finire verso morte e distruzione. L’aspetto peggiore attualmente in Siria – conclude Lamb – è legato a questi gruppi fanatici estremisti, i Takfiri.

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