Palestina

200 palestinesi arrestati dall’inizio dell’anno, 21 sono bambini

Il Centro dei prigionieri palestinesi ha affermato che, durante il nuovo anno, le Forze di occupazione israeliane hanno continuato la politica di arresti contro il popolo palestinese. Raid e rastrellamenti sono oramai eventi giornalieri. Dall’inizio dell’anno, l’esercito israeliano ha arrestato almeno 200 palestinesi, di cui 21 bambini. Il Centro ha affermato che “gli arresti sono diventati uno strumento di oppressione usato dall’occupazione per combattere e influenzarne la Resistenza e colpire tutti i segmenti della società palestinese.

Tra i duecento arresti effettuati dall’inizio dell’anno, 21 sono minori di età inferiore ai diciotto anni. il più giovane è Muhammad Abu Qalbin (13 anni) del quartiere Ras al-Amud, nella città occupata di Silwan (Gerusalemme). Il centro ha sottolineato che “gli arresti dall’inizio dell’anno includono sette ragazze palestinesi, la maggior parte delle quali arrestate a Gerusalemme nelle vicinanze della moschea di Al-Aqsa“. Tra le donne arrestate vi è anche una donna incinta di Qalqilya”. Tra gli arrestati risultano anche sei cittadini della Striscia di Gaza, due dei quali sono stati arrestati al checkpoint di Beit Hanoun/Erez.

Hamas: Israele paghi per i suoi crimini contro i palestinesi

Il movimento di Resistenza palestinese ha rilasciato una dichiarazione in cui sottolinea che “Gerusalemme è la capitale eterna della Palestina”, descrivendola come una “città araba e islamica unita senza est od ovest. Tutte le misere decisioni prese per dichiarare la città di Gerusalemme capitale per Israele è considerata stupida e riservata a fallire. Hamas ha invitato tutte le fazioni della Resistenza a condividere la responsabilità della madrepatria e collaborare alla protezione dei diritti dei palestinesi, rinunciando a tutte le forme di cooperazione per la sicurezza con l’occupazione israeliana.

Sulla stessa lunghezza d’onda i Comitati di Resistenza popolare (Lijān al-Muqāwama al-Shaʿbiyya): “La nostra pazienza non durerà a lungo se il regime sionista non toglierà l’assedio contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza. La sofferenza del nostro popolo non ci impedisce di combattere la battaglia per rompere l’assedio con tutti i mezzi a nostra disposizione. I nostri missili sono pronti a colpire gli obiettivi sionisti in tutti i territori occupati della Palestina“.

di Yahya Sorbello

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