Bahrain: gli abusi e le violenze che il mondo “non vede”
In un rapporto pubblicato giovedì dal titolo “Bahrain: Repressione – The Shadow of Tyranny”, l’associazione islamica Al-Wefaq ha elencato le violazioni dei diritti umani commesse dal regime di Manama, nel corso del 2013.
Secondo il rapporto di quasi 130 pagine, le forze del regime del Bahrain hanno arrestato lo scorso anno 214 bambini, la maggior parte dei quali arrestati durante le incursioni nelle loro abitazioni, mentre altri bambini sono stati prelevati direttamente a scuola, aggiunge il rapporto.
Il documento, elaborato da Al-Wefaq e dal Dipartimento Diritti Umani (Lhrd), ha inoltre evidenziato che il regime del Bahrein ha effettuato 7.342 arresti arbitrari tra il 2011 e il 2013, demolito diverse strutture religiose nel paese del Golfo Persico, e attuato rigide restrizioni sulla libertà religiosa.
“La situazione dei diritti umani in Bahrain ha raggiunto livelli pericolosi”, ha dichiarato Sayed Hadi al-Musawi, il capo di Lhrd, aggiungendo che: “I cittadini del Bahrain sono esposti a diverse forme di violazioni tra cui uccisioni, torture e arresti”.
Il funzionario ha criticato fortemente anche la comunità internazionale che rimane in silenzio di fronte alle numerose violazioni dei diritti umani da parte del regime di Manama, affermando che il mondo “resta in piedi in disparte a guardare il perpetrarsi di atroci abusi alla luce del giorno”.
Negli ultimi anni, diverse associazioni internazionali per i diritti umani hanno condannato il regime di Manama per la sua violenta e sproporzionata repressione delle proteste pacifiche in tutto il paese del Golfo Persico.
Da metà febbraio 2011, migliaia di manifestanti anti-regime hanno tenuto numerose manifestazioni per le strade del Bahrain, per chiedere la cacciata della famiglia Al-Khalifa. In questi ultimi tre anni decine di persone sono state uccise, centinaia di altre ferite e migliaia arrestate dalle forze di sicurezza del regime di Manama.